Sprechi alimentari


La FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, stima che nel mondo circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano venga buttato, corrispondente a circa 1.3 miliardi di tonnellate all’anno, e circa 800 milioni di persone risultano cronicamente sottonutrite.


Per quanto riguarda lo spreco domestico, cosa possiamo impegnarci a fare noi? 
L’Unione Europea ci suggerisce 10 semplici passi per limitare gli sprechi.

1. Programmare la spesa per la settimana in base agli alimenti presenti nel frigo.
Scrivere una lista dettagliata di cosa manca ed in quale quantità. Prediligere alimenti sfusi in modo da poterne acquistare esattamente la quantità necessaria.

2. Verificare le date di scadenza.
Ricordare che in caso di dicitura “da consumare preferibilmente entro” si parla di prodotti che garantiscono inalterato il proprio valore nutrizionale se consumati entro la data segnalata e successivamente le loro caratteristiche potrebbero venire alterate o compromesse. Se il prodotto è visivamente ed olfattivamente ancora buono, può essere consumato anche qualche giorno dopo la data scritta. La dicitura “da consumare entro”, invece, riguarda gli alimenti maggiormente deperibili (latte fresco, uova, yogurt, ricotta, ...) . Il termine è rigido, perché il suo superamento potrebbe aver ripercussioni sulla salute. In alcuni casi è possibile una certa tolleranza, a patto che il prodotto sia stato conservato correttamente

3. Considerare il proprio budget: sprecare cibo significa anche sprecare soldi

4. Mantienere il frigo alla giusta temperatura, generalmente attorno ai 4°C

5. Conservare il cibo conformemente a quanto scritto sull’involucro e in base alle esigenze dei diversi tipi di alimenti

6. Cambiare la posizione degli alimenti in base alla data di acquisto 
Portate gli alimenti più vecchi davanti e riponete quelli nuovi o a scadenza più lontana dietro, in modo da consumare prima quelli più vecchi o con scadenza più ravvicinata.

7. Servire porzioni non abbondanti di cibo, in modo da evitare sprechi nel piatto. Ci sarà sempre tempo per un bis quando il piatto sarà vuoto!

8. Usare gli avanzi! 
Invece di esser buttati nel cestino, gli avanzi possono essere usati il giorno seguente o congelati per un’altra occasione.La frutta che inizia ad ammollarsi può essere usata per fare frullati o torte. Le verdure vecchie possono essere usate per brodi o zuppe. Sul web si possono trovare molte ricette interessanti con gli scarti di frutta e verdura

9. Congelare
Se si mangio poco pane si può congelarne dei pezzi e prenderli successivamente quando ce ne sarà bisogno.
Molti alimenti già cotti possono essere surgelati in previsione delle volte in cui non si abbia voglia di cucinare.
Inoltre la verdura fresca non acquosa può essere congelata, meglio dopo esser stata sbollentata. Si può per esempio preparare dei sacchetti per il minestrone tagliando la verdura sbollentata a cubetti.

10. Convertire gli scarti in compost.
Ovviamente non è sempre possibile recuperare tutto, soprattutto le bucce ed altri scarti alimentari. Però si può preparare del compost per le piante con una compostiera domestica, eventualmente fai da te.

Noi aggiungeremmo anche

11. Quando si va a mangiar fuori, ordinare solo ciò che si pensa di poter consumare. Se proprio non si riesce a finire tutto, si può domandare al ristoratore se sia possibile portar via gli avanzi. Sempre più ristoranti sono attrezzati per farlo, per cui chiedete pure senza imbarazzo!