Conferenza sul clima di Parigi COP21

La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si terrà a Parigi, Francia dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015. Questa conferenza è organizzata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), un trattato ambientale creato dalla Conferenza sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED). L'obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni.

Esito della Conferenza

Il 12 dicembre 2015 i 195 paesi partecipanti hanno concordato al termine della conferenza e all'unanimità un patto globale, chiamato accordo di Parigi, per ridurre le emissioni come parte del metodo per la riduzione dei gas serra. Nel documento di 12 pagine i membri hanno concordato di ridurre la loro produzione di diossido di carbonio "il più presto possibile" e di fare del loro meglio per mantenere il riscaldamento globale "ben al di sotto di 2° C".

L'accordo non diventerà vincolante per gli Stati membri fino a quando almeno 55 paesi che producono oltre il 55% dei gas serra non avranno ratificato l'accordo. Ogni paese che ratifica l'accordo sarà tenuto a fissare un obiettivo di riduzione delle emissioni, ma il quantitativo sarà volontario. Ci sarà meccanismo per forzare un paese ad impostare un obiettivo entro una data specifica, ma nessuna sanzione se l'obiettivo fissato non è soddisfatta: ci sarà solo un sistema "name and shame" ovvero una lista di paesi inadempienti, con l'obiettivo di incoraggiarli ad attuare il piano sul clima.

fonte: wikipedia




Il 2014 è stato l’anno record di emissioni di gas serra nell’atmosfera. Lo afferma l’organizzazione meteorologica mondiale (Omm) che ha reso noti i nuovi dati: “Prosegue una crescita inarrestabile che alimenta i cambiamenti climatici e renderà il pianeta più pericoloso e inospitale per le future generazioni”, annuncia l’organizzazione. Tra il 1990 e il 2014 anidride carbonica, (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) hanno portato un aumento del 36% del forzante radiativo del gas serra, il principale indicatore del peso di un fattore nei cambiamenti climatici, responsabile del surriscaldamento della superficie terrestre. 

“Ogni anno segnaliamo un nuovo record. Ogni anno diciamo che il tempo a disposizione sta per scadere” ha commentato il Segretario generale dell’Omm Michel Jarraud, sottolineando la necessità di “agire ora per tagliare le emissioni di gas serra, se vogliamo avere la possibilità di mantenere l’aumento della temperatura a livelli gestibili”. 

In particolare, l’anidride carbonica, prodotta da attività industriali, agricole e domestiche, e principale responsabile dell’effetto serra, ha raggiunto una concentrazione pari a 397,7 parti per milione, mentre nella primavera 2015 la concentrazione media globale di CO2 ha superato il livello critico delle 400 parti per milione. “Il CO2 non si vede” è l’ammonimento dell’Omm, “è una minaccia invisibile, ma molto reale che si traduce in temperature globali più alte ed eventi meteorologici estremi più numerosi come ondate di calore e inondazioni, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello del mare e aumento dell’acidità degli oceani”.



Discorso del Presidente dell'Uruguay Jose Mujica al G20 di Rio de Janeiro (giugno 2012)